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Dante in Musica – Salone dei Concerti (Rovigo)

Giovedì 9 Dicembre 2021
Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo

Dante in Musica!
PaolA Matarrese , Soprano
Luciano Chillemi, Chitarra

Paradiso_Canto XX
E come a buon cantor buon citarista
fa seguitar lo guizzo de la corda,
in che più di piacer lo canto acquista

Dante aveva appreso elementi di “ Scienza musicale” grazie allo studio delle cosiddette 7 Arti Liberali tra le quali essa era oggetto speculativo associata alla grammatica, alla dialettica, alla retorica, all’astrologia, all’aritmetica e alla geometria. Frequentava amici musicisti, conosciuti da quando aveva scoperto di essere poeta perché i versi a suo parere erano fatti per essere messi in musica.
Dante presenta questi amici a lui molto cari nei primi canti del Purgatorio; ancora fuori da esso, incontra il musico Casella. ”Casella mio!”; Dante non lo riconosce a prima vista ma solo quando lo sente parlare perché la sua voce era quanto gli fosse rimasto più impresso nella memoria.
Appena riconosciuto, il poeta gli chiede di cantare perché, confessa quando cantava sulla terra canzoni d’amore “mi solea quietar tutte mie voglie”. Casella intona una canzone di Dante, musicata da lui stesso, “Amor che nella mente mi ragiona”, tratta dal Convivio. Interessante notare come altri incontri con personaggi o amici nella Commedia avvengono per riconoscimento vocale, dato che sottolinea l’eccellente orecchio musicale del Vate e quanto fosse portato per nobilitare la musicalità del verso.
Il concerto prevede l’esecuzione di un programma davvero “unico e prezioso”, creato per mettere in luce il rapporto che Dante aveva al suo tempo con la musica che udiva quotidianamente, il repertorio provenzale di trovieri e trovatori. Accanto a questo repertorio verranno eseguiti alcuni brani per chitarra del primo cinquecento spagnolo, caratterizzato da un forte legame con la culturale medievale: in particolare nelle fantasie di Luis Milan, è evidente l’eco di una tradizione improvvisativa che affonda nel ‘400 spagnolo e che differenzia questo autore dai successivi vihuelisti più debitori verso la polifonia di matrice fiamminga. Luis Milan nativo di Valencia ebbe numerosi contatti con la cultura umanistica italiana. Una seconda indagine e ricerca di carattere letterario e musicologico, ci permetterà di conoscere il poeta e il suo grande amico Guido Cavalcanti attraverso gli autori dell’ 800 e 900 come G. Donizetti, G. Verdi, H. Berlioz, M. Castelnuovo Tedesco che hanno reso omaggio nelle loro pagine.
Verranno inoltre declamate alcune significative strofe tratte dai Canti più celebri della Divina Commedia o, in alternativa, raccontati elementi biografici tratti dal libro “Dante” di Alessandro Barbero (Laterza_2020).

Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze, Rovigo (RO)

La famiglia Venezze, di cui si ha notizia fin dal 1332 quando Antonio è Console di Rovigo, acquisisce nel corso dei secoli una posizione di sempre più ampio prestigio nella città, culminante con la figura di Francesco Antonio, Podestà di Rovigo dal 1848 al 1864, il quale si adoperò con molta energia per abbellire la città con numerose opere pubbliche. A suo ricordo la figlia Maria Venezze Giustiniani lascerà il suo palazzo, sito nell’attuale Corso del Popolo 241, al Comune con il compito di eleggere in esso la sede di un’importante istituzione cittadina alla quale conferire la denominazione “Francesco Venezze”.
Pertanto, nel 1922, il Comune istituirà nel Palazzo Venezze il Liceo Musicale da cui scaturirà l’attuale Conservatorio.

Palazzo Venezze risale al 1715 (progettista Agostino Girotti) e può ornarsi di due pinnacoli che svettano sul tetto come segno di riconoscenza della città verso la famiglia Venezze le cui stanze di abitazione erano tutte al piano nobile. Pregevoli sono le finestre e porte contornate di pietra tenera di Vicenza lavorata con sagome settecentesche e lo scalone principale con balaustra e putti. 
In seguito alle varie destinazioni d’uso dopo il passaggio di proprietà al Comune di Rovigo il palazzo ha subito nel secolo scorso diverse trasformazioni funzionali e opere di restauro conservativo.

Attualmente Palazzo Venezze è occupato dagli Uffici di Direzione, Direzione amministrativa e Direzione di Ragioneria, dalle Segreterie didattiche, dagli Uffici Protocollo, Personale ed Economato e da aule destinate prevalentemente alle attività formative individuali e d’insieme di piccoli gruppi, grazie al ricco parco strumenti, in particolare pianoforti Steinway&Sons, Yamaha, Schimmel e Bechstein e due clavicembali, copie di strumenti antichi.

Il Salone del piano nobile, nel quale è collocato l’Organo Mascioni a tre manuali e pedaliera, è sede di concerti, conferenze ed esami di diploma accademico.

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