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Marconi e Puccini Due geni

L’incontro in una romanza

Il Resto del Carlino ed. Bologna sez. Cronaca

30 Marzo 2024 p 22

La cantante lirica Paola Matarrese celebra l’incontro tra Guglielmo Marconi e Giacomo Puccini con una cartolina dorata e QR Code, in occasione dei 150 anni della scoperta delle onde radio.

30 marzo 2024

SASSO MARCONI (BO). Il genio scientifico di Guglielmo Marconi e il genio musicale di Giacomo Puccini tornano a rivivere tramite una cartolina dorata e con tanto di QR Code. È l’operazione messa a punto in questi giorni con il titolo “Etere Supremo” da una sassesse autentica, Paola Matarrese, una cantante lirica (è un soprano), cresciuta sull’Altopiano Marconi della frazione di Borgonuovo e da qualche tempo di casa nel capoluogo.

“Questi due sommi geni – racconta la cantante – si incontrarono nel gennaio del 1911 a Londra. Marconi era un pianista provetto. Tutte le sere suonava per sua moglie e per la sua piccola Elettra. E poi amava i capolavori di Puccini, come Madame Butterfly e La Bohème. Il suo incontro con Puccini fu quasi casuale. Marconi lo aveva riconosciuto nel ristorante dell’Hotel Savoy della capitale inglese e subito lo aveva invitato a colazione per il giorno dopo. ’Mi perdoni, recitava il biglietto di Marconi a Puccini, se le ho scritto prima di esserle presentato, ma forse il mio nome le sarà già noto in riguardo alla radiotelegrafia’. La scintilla era scoccata, il legame di amicizia si consolidò a Torre del Lago, città natale di Puccini, dove il musicista fu varie volte a bordo dello yacht Elettra di Marconi”.

Con il patrocinio della Fondazione Marconi e il sostegno del Comune di Sasso e del Rotary Bologna Ovest Guglielmo Marconi, Paola Matarresse ha creato questa cartolina in occasione dei 150 anni (1874-2024) della scoperta delle onde radio. In filigrana, riporta un’immagine dorata di Marconi e accoglie un QR Code.
“Inquadrandolo – racconta la cantante sassese – si può ascoltare la romanza da me composta con la musica di Gian Marco Verdone. È una prima assoluta, tutta dedicata alla Principessa Elettra Marconi”.

Nicodemo Mele