Chanson dans la nuit
Canto e arpa, protagonisti dei salotti parigini
In questo concerto viene presentata la letteratura originale o trascritta per la formazione di soprano e arpa.
L’apertura vede protagonisti due coraggiosi compositori immigrati nella Ville Lumière nel primo ‘800. Si tratta dei maestri italiani Blangini e Pacini, che a Parigi fondarono il Journal des Troubadorus, una “rivista” musicale ricca di arie in stile italiano, pièces in stile francese, duetti; fu importantissima per la diffusione di nuove composizioni e delle romanze più celebri nel patinato mondo borghese dei salotti parigini.
Il salotto di Rossini, a Passy, nei pressi di Parigi, fu uno dei più frequentati perché ospitava illustri esponenti dell’ambiente culturale ed offriva elaborate cene, create dallo stesso compositore. Il successo delle eleganti riunioni aristocratiche porta artisti come R. Hahn, H. M. Renié e Tournier a scrivere composizioni originali, sottolineando l’interesse e la richiesta delle nobili mesdames e mesdemoiselles, spesso dedicatarie dei brani, di poter ascoltare o eseguire melodie per arpa e voce.
Tra gli arpisti più noti, il musicista di origini basche Carlos Salzedo: studiò al conservatorio di Parigi per poi diventare l’arpista di Arturo Toscanini nell’orchestra NBC di New York. Fondò una delle più importanti scuole di arpa del ‘900 al Curtis Institute di Philadelphia. Era amico di Maurice Ravel, che invitò in America per dirigere sue esecuzioni.
Di Ravel con il suo caleidoscopio di ritmi, suoni, timbri e colori, viene eseguita – in una nuova veste interpretativa – la trascrizione delle canzoni popolari greche, uno dei suoi cicli più iconici e conosciuti.
Coetaneo di Maurice Ravel fu l’arpista Marcel Tournier: figlio di musicisti, nel 1899 ottenne il Premier Prix in arpa – che equivale al massimo dei voti con lode. Tournier lavorò in orchestra per i teatri d’opera, ma predilesse la composizione e l’insegnamento. Grande estimatore della rivale Henriette Renié, nel 1912 ottenne la cattedra di arpa al Conservatorio di Parigi per il quale insegnò fino al 1948. Dal 1944 al 1945 Tournier scrisse La Harpe, libro che fu pubblicato postumo nel 1959 grazie all’amico compositore Marcel Dupré.
Con il compositore Erik Satie, il programma si concede un brillante colpo di coda finale con la sua più celebre canzone tratta dal repertorio del café-chantant.